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Così come per una mamma è una grande emozione vedere il proprio bambino ergersi nella verticale e camminare i primi passi sulla terra, così per un’insegnante è davvero emozionante assistere ai primi passi che i bambini compiono nel mondo della scrittura.

È un mondo che si schiude alla nostra vista!

In questi anni ho visto i miei alunni copiare con curiosità le molte lettere alla lavagna usando dapprima le cere e assistere alla nascita delle loro prime parole e dei semplici pensierini. Poi sono arrivate le matite colorate e le pagine dei quaderni si sono riempite di svariate sfumature… pagine variopinte e meravigliose… ma quanta fatica e forza di volontà occorre per scrivere con i matitoni!

Qualche mese fa, con l’argilla abbiamo costruito dei piccoli porta-inchiostro, i cosiddetti “calamai”. Li abbiamo levigati e antichizzati, colorandoli con il lucido da scarpe. Il giorno di Santa Lucia sono arrivate in classe tante graziose boccette piene d’inchiostro e da quel momento… non abbiamo più smesso di scrivere!

Dapprima, abbiamo sperimentato come si scriveva un tempo con la penna d’oca; che silenzio regnava in classe: si udiva solo lo scricchiolare della penna d’oca che si muoveva con attenzione sul foglio immacolato. Poi, siamo passati ad usare il pennino in metallo ed è stato divertente conoscere nuovi tipi di calligrafia: abbiamo imparato ad avere un tratto sottile e leggero in salita e più spesso e pesante per scrivere le lettere che scendono. Qualche bella macchia d’inchiostro ha incorniciato le nostre prime prove sui fogli, per non parlare delle dita…!

Dopo qualche tempo, in cui ogni alunno ha potuto cimentarsi nelle varie possibilità di scrittura, ecco arrivare in classe la tanto attesa penna stilografica! Anzi calligrafica: uno strumento prezioso che ci permette di scrivere con cura ogni singola parola. I commenti dei bambini sono stati molto simili fra loro: come scorre bene, è tutto fluido, si scrive molto più velocemente rispetto ai nostri matitoni…

Uno dei momenti più belli in classe comunque rimane sempre quello in cui si legge tutti assieme i racconti di ognuno e vedere brillare nei loro occhi la soddisfazione, la curiosità e la gioia di chi assapora ogni nuova esperienza.

La Maestra di Quarta Classe, Cinzia Massarin