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La Cura dell´Organismo del Calore come Fondamento per un Apprendimento Salutare

In questa terza settimana d’Avvento, l’inverno che si avicina ci avvolge ormai con il suo mantello bianco e freddo. 


Ma, oltre al freddo dell’inverno, salutare e necessaria polarità dell´estate, siamo immersi in un’epoca ed una cultura nella quale il freddo è il padrone e signore, non solo nell´ ambito fisico ma pure nel vitale, animico e spirituale. Nei contorni urbani predominano gli stimoli neurosensoriali, fondamentalmente tramite la tecnologia, che ci saturano ovunque; le malattie tendono negli ultimi anni ad essere più fredde e a manifestarsi tramite processi sclerotici e di stagnamento e sono più rari i processi di febbre e le malattie “calde” infantili, al limite un “raffreddore”; le relazioni, specialmente negli anni trascorsi, si sono “raffreddate” prendendo la distanza di sicurezza; ed il pensiero freddo e razionale, pieno di spiegazioni, prende oggi la mano lì dove una volta c’era lo spazio per la meraviglia. 
Di fronte a questo predominio del freddo, una possibile risposta potrebbe essere curare, coltivare e proteggere il calore.


Il calore ha un ruolo fondamentale nell´ essere umano, essendo:

-        Uno dei Quattro Elementi e dei Quattro Eteri

-        Uno dei Sette Processi Vitali

-        Uno dei Dodici Sensi

-        E pure, l’organismo del calore, è il calice o supporto fisico dell´ Io. 


Così, ogni processo di salute o malattia che ha a che fare con il calore nell´organismo, è un´espressione del Io. 


Curando l’organismo del calore, favoriamo salutogeneticamente la presenza dell´ Io tanto come la costituzione che quell´individualità ci permette.
A scuola sono tanti i modi in cui questo già succede:
Il materiale con cui si lavora è caldo (cera d’api per modellare; mattoncini di cera colorata; lana; legno; candele …).


La parte ritmica dell’epoca e di ogni materia, che stimola la circolazione del sangue e la relazione tra i bambini o con il maestro e con esso il calore fisico, vitale e animico-spirituale, è calore.


Ogni materia, quando prende l’entusiasmo nel cuore del bambino, è calore.
E anche le tisane al mattino o lungo la giornata, i pranzi caldi e le borse di acqua calda che ogni tanto aiutano con diversi malesseri.


Oltre a questo, per un bambino venire da casa vestito ben coperto, con speciale attenzione alle caviglie, la pancia, il collo e la testa (calzine lunghe, una buona sciarpa, capello e varie maglie), aiuta a non perdere il calore che si può mantenere.
Per alcuni bambini questo, che è già tanto, non basta, e serve ancora una cura più mirata.


Così, al mattino appena essi arrivano a scuola, li si riceve in un ambiente raccolto e caldo, magari anche con una stufa accesa. Lì sono già pronte delle vasche di acqua calda, con qualche sostanza che stimola e richiama l’organismo del calore, dove i bambini immergono i piedi e rimangono in silenzio per poi sdraiarsi ben asciutti e coperti. È questa una meravigliosa forma per risvegliare il loro organismo del calore, permettendo al loro Io di essere più pronto a quella luce di conoscenza che la giornata a Scuola gli porterà incontro.



M. Neysa, Pedagogia Curativa.





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