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Uscita didattica all’Isola d’Elba

“Ast Ilva [...] Insula inexhaustis Chalybum generosa metallis […]”

“ma l’Elba […] un’isola ricca di miniere di ferro inesauribili”

Virgilio, Eneide, libro 10, versi 146-214


Il mito narra che Afrodite, nascendo già donna dalla schiuma del mare, si fece scivolare dal collo la sua collana, le cui perle si posarono sulla superficie delle acque. Sette caddero tra Toscana e Corsica dando origine all’Arcipelago Toscano, di cui l’Isola d’Elba è la perla più grande.

E questa meravigliosa isola, conosciuta per la varietà delle sue spiagge e la ricchezza mineralogica è stata la meta dell’uscita della sesta classe.
Sì, perché mineralogia intesa come geografia con lo sguardo rivolto all’elemento terrestre, ha bisogno di viaggiatori che, intrepidi, si spingono a solcare mari e percorrere nuovi itinerari.

Il forte vento di tramontana ci ha accompagnato nella traversata e per alcuni giorni, permettendoci di percepire la rilevanza dei venti, dominati dal birbante Eolo, che possono rendere il mare luogo insidioso, che può portare lontano, ma anche malessere e paura.

Ci ha accolto la costa di levante, la “Costa che brilla”, in onore a quel luccichio quasi onirico della polvere mineraria nera presente su alcune spiagge e percepibile sulle pareti di alcune case edificate con questi minerali.
Abbiamo camminato e scavato, percorrendo da una costa all’altra l’isola dalla forma di pesce, raccolto e osservato piriti, ematiti, quarzi, goethiti e molto altro; arrampicato scogli dai mille colori, scoperto piccole grotte. Abbiamo sperimentato il duro granito della parte orientale, ritracciato antiche cave che ancora offrivano resti dell’estrazione e della lavorazione che Etruschi e Romani compivano, donando robustezza a opere come il Pantheon e il Colosseo.
Quindi anche un incontro con la storia antica, che ora renderà il racconto del viaggio di Enea verso le sponde tirreniche più vivo, la civiltà etrusca più vicina perché permeata di quei paesaggi, di quella sostanza. La nascita di Roma avrà un cuore da noi sperimentato.

Tutti gli elementi si sono presentati nelle loro varietà: le forme e i colori della materia, il muoversi e muovere dell’acqua, l’intangibile seppur potente aria e il calore del sole, della fatica, dell’entusiasmo, della scoperta.


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