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« Febbraio Aprile »L’importanza della qualità alimentare per la salute del bambino
Lo scultore deve avere a disposizione un materiale adatto per creare la sua opera così la qualità del cibo è un presupposto essenziale per una sana formazione degli organi. Dobbiamo tenere conto che il cibo non è una sostanza morta bensì vivente e grazie a ciò entra in una attiva interazione con le forze plastiche dell´organismo.
La prima reale prevenzione della salute nel campo alimentare consiste in una consapevole attenzione alla qualità degli alimenti con cui nutriremo il nostro bimbo.
La composizione e la qualità del cibo devono inoltre corrispondere alla natura delle forze formative che si trasformano a seconda dell´età del bambino.
La nostra pedagogia insegna che l’educazione deve rispettare le successive tappe del divenire del bambino, lo stesso deve fare l´alimentazione.
Occorre una pedagogia della nutrizione che sappia comprendere come il bambino piccolo si abbandoni completamente all´esperienza del mondo esterno, sia completamente aperto alle percezioni sensoriali soprattutto nelle esperienze gustative.
Come non vedere un nesso tra la straordinaria accelerazione che subiscono gli organi di senso del bambino sotto lo stimolo della nostra educazione moderna (suoni, colori, immagini, odori, sapori, oggetti, materiali utilizzati ecc.) e il continuo ammalarsi proprio nelle sedi principali di tali organi di senso? (naso-odorato, bocca-gusto, orecchie-udito, occhi-vista).
Questa accelerazione non tiene alcun conto dell´ordine dello sviluppo infantile e accade così che la vita in famiglia, la scuola, lo sport, l’alimentazione diventino fattori di accelerazione e si traducano in agenti di malattia.
I vari cereali integrali biodinamici costituiscono un’immagine alimentare di universalismo, abbiamo così un cosmopolitismo perché ogni cereale esprime un aspetto della cultura della storia umana: dal miglio dell’Africa la pupilla preziosa del genere umano al mais dei magici popoli nativi dell’America. Così come siamo soddisfatti nel sapere che la nostra scuola fa ripercorrere al bimbo le varie tappe della storia umana, portandolo al presente dopo un cammino, che non trascura nessuna delle grandi culture del passato, così possiamo pensare ai vari cereali come ambasciatori nella sfera del nostro ricambio, della sfera interiore del volere, delle varie tradizioni umane.
Se lo scopo della nostra pedagogia è fare in modo che ciascuno trovi il proprio destino, dobbiamo fare un passo in dietro e smorzare noi stessi e i nostri gusti per lasciare che il mondo parli con le sue voci infinite al cuore di uomini liberi.
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