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Il viaggio delle lingue straniere nella vita delle prime classi.


Eccoci di nuovo qui! 
Tempo fa, con un piccolo cappello introduttivo, avevamo iniziato ad osservare i primi passi dell’avventuroso viaggio delle lingue straniere nella nostra scuola. 
Eravamo partiti da ciò che accade nelle prime classi, ponendo l’attenzione sul fatto che…


“Ogni lingua compenetra l’essere umano in modo diverso e rivela l’elemento umano in maniera del tutto differenziata. Perciò l’influenza della madrelingua deve essere completata attraverso l’apprendimento di altre lingue.”
Rudolf Steiner, XI conferenza, Ilkley, 1923 


L’apprendimento di altre lingue è quindi per l’essere umano un’esperienza di arricchimento ed espansione verso ciò che la madre lingua non può dare.
Con un piccolo esempio avevamo visto che lo stesso significato si esprime in suoni diversi nelle varie lingue, ma che muove l’anima allo stesso modo. 

Come quando ci auguriamo… Buon Natale!
 

 

Oggi partiamo da qui: 

dal libro L’iniziazione, Rudolf Steiner 
"È l’anima quella che conosce, e per l’anima i sentimenti sono ciò che per il corpo sono le sostanze che ne formano il nutrimento.“ 

Chi ha avuto la possibilità di essere parte di un cerchio di bambini di prima o seconda classe sa che le emozioni corrono veloci.

Attesa, curiosità, impazienza si mischiano con serietà, paura, circospezione, allegria, distanza. Entrare in tutto questo e cercare un contatto con ognuno di loro con lo sguardo prima delle parole è un gesto potente che prepara la strada a questo concerto di musiche strane, lontane, per alcuni mai ascoltate prima. 

Ogni parola che si porta in questo cerchio, risuona nella vita di sentimento dei bambini, nelle suddette emozioni e ne crea altre di riflesso o di ritorno.

Nascono quindi brusii, ridolini, silenzi, si vedono occhi attenti, impauriti, ora interessati, si percepisce la nascita di qualcosa che darà vita d’ora in poi al ricordo della prima volta in cui insieme la classe, i bambini, hanno vissuto quell’esperienza di meraviglia, di novità, di risonanza con un suono che di per sé in quel momento non avrà per loro un significato se non nell’esperienza comune di scoperta e curiosità.
 

Nel cerchio le emozioni sono contagiose… e nell’accogliere e guidarle si costruisce via via la vita della classe, le abitudini al lavoro, le esperienze dei bambini. La lingua comincia a vivere nel cuore dei bambini e vive nei loro corpi attraverso gesti e movimenti che divertono e rapiscono. 

In questo incontro tra dentro e fuori, tra vocali e consonanti, si forma e conforma in un mondo di suoni, la lingua e il suo spirito comincia a vivere.  

Alla prossima!
 
M. Alessandra Avanzato 

 


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